Nei giorni scorsi ho avuto l'occasione di leggere i dati pubblicati, riguardanti le statistiche previsionali (proiezioni), sull'andamento della prossima stagione estiva, a cura di un'agenzia di ricerche di Rimini, lo studio ha avuto come obiettivo, quello di rispondere alla domanda: "dove andranno in vacanza gli italiani nell'estate del 2009?".
I numeri di cui farò menzione sono stati rilasciati da Trademark Italia, ed erano consultabili sul giornale La voce di Rimini del 21 aprile, il campione di ricerca è costituito da 1.270 intervistati, tutti maggiorenni di cui il 48,7% di età compresa fra i 26 ed i 55 anni, l'intervista è avvenuta telefonicamente dal 25 marzo fino al 9 aprile 2009.
Lo studio ha messo in luce questi aspetti: fino al 9 aprile già il 43% degli intervistati ha deciso dove andrà in vacanza, il 24% ha dichiarato che non farà vacanza ed il 32% non ha ancora deciso. Il 68% di quelli che andranno in vacanza sceglieranno il mare. "Questi dati sono positivi "dicono quelli di Trademark, denotano la volontà della maggior parte degli Italiani, di voler trascorrere qualche giorno di vacanza, anche solo "staccare la spina" per qualche giorno, seppur in questo periodo di crisi.
Ma quando si prenota la vacanza? Un dato molto interessante a mio avviso riguarda la risposta al quesito "quanto tempo prima si prenotano le ferie?". Sono il 15% coloro che prenotano la vacanza con largo anticipo, coloro che cambiano atteggiamento ed ancora non sanno sono il 5%, quelli che prenotano all'ultimo minuto (fino a 10 giorni prima) sono il 16%, e la percentuale, dicono quelli di Trademark è destinata a crescere, poi ci sono quelli che non prenotano (cioè partono senza prenotare) o lo fanno nell'ultimo mese e sono il 22%, mentre il 42% prenota con almeno 2 mesi di anticipo.
Sei Italiani su dieci sceglieranno di passare le vacanze in Italia. Rispetto al 27% del 2008 gli italiani che trascorreranno una vacanza all'estero scende al 19%, e questo è un elemento positivo utile per riattivare la domanda interna.
Quelli di Trademark ricordano che ci sono i 15 milioni di turisti sicuri e sono i dipendenti pubblici, che non rischiano nulla dalla crisi economica e che hanno diritto ai 34 giorni di ferie l'anno, poi 4,5 milioni di pensionati che percepiscono una mensilità più che dignitosa con la quale possono permettersi anche il lusso di una vacanza (i pensionati italiani sono 15 milioni).
Tra le mete preferite di vacanza risultano in ordine: le coste dell'Emilia Romagna, il litorale Veneto e quello Marchigiano, perdono appeal le coste del sud e quelle tirreniche. "Gli Italiani faranno soggiorni più brevi e decisi sempre più all'ultimo momento, ma non rinunceranno a viaggi e vacanze. Tenteranno di spendere meno..." così dicono quelli di Trademark e continuano dicendo che 4 italiani su 10 sono "infedeli e pronti a cambiare destinazione".
Considerazioni: Interessante notare come circa il 38% dei turisti (22%+ 16%+5%) prenoteranno solo nell'ultimo mese, e addirittura quasi un quinto deciderà negli ultimi 10 giorni! Questo, secondo me, è l'effetto della modifica delle abitudini che si sono realizzate negli ultimi anni con le varie formule "last minute" percepite da chi vuole partire per una vacanza come un' occasione per strappare dei prezzi più convenienti.
Come può un albergatore utilizzare, strategicamente, i dati pubblicati? Oltre all'analisi numerica, una delle prime nozioni che m'insegnò un professore di statistica è stato questo "I dati statistici vanno sempre interpretati e presi con le molle...", a tal proposito cercherò di tradurre i dati di Trademark in questo modo: "Sono circa il 60-70% gli italiani che andranno in vacanza la prossima estate e di questi circa il 40-50% prenoterà nell'ultimo mese".
Ecco un esempio di una strategia operativa sulla base dei dati di Trademark. Se, nei primi giorni di luglio, le prenotazioni per la prima settimana di agosto dovessero mostrare una percentuale di occupazione di circa il 60%, allora significa che tutto procede bene, perché in effetti ci saranno ancora un 40% di turisti interessati, per quella settimana, al nostro 40% di camere libere, e quindi presumibilmente verranno prenotate nei giorni successivi. Se invece la percentuale di stanze occupate dovesse risultare inferiore, allora, statisticamente, sarà improbabile poter riuscire a riempire tutte le stanze a meno che non venga attivato un incentivo, ad esempio delle offerte speciali (last-minute o altro), questo è quello che ogni albergatore dovrebbe valutare quotidianamente, per ogni periodo della stagione.
I dati statistici, se pur da prendere con le molle, devono essere utili ad un albergatore per pianificare la strategia operativa per il lancio di offerte speciali, al momento giusto, ed aiutare a valutare se effettivamente sia il caso, qualora in alcuni periodi della stagione si dovessero riscontrare periodi di bassa occupazione stanze, attivare campagne promozionali mirate.
Se vuoi leggere l'articolo completo pubblicato da Trademark Italia intitolato : 2009 Dove Vanno in Vacanza gli Italiani clicca sopra il titolo dell'articolo.
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