giovedì 28 febbraio 2013

Turismo: incontro con un GRANDE SINDACO del futuro


Il 26 febbraio 2013 ho avuto il piacere di ascoltare il sindaco della mia città: Rimini.

Tema dell'Incontro il Turismo, titolo:
"Innovazione e sviluppo, le sfide del turismo riminese."

Le prime 2 ore il sindaco le ha dedicate ad illustrare con grande entusiasmo, tra qualche "amarcord" e battuta in dialetto, il Masterplan strategico della città, che altro non è il programma che orienterà le trasformazioni strutturali e sociali della mia città natale nei prossimi 30 anni.

Molto bella L'idea del Masterplan strategico intendiamoci, davvero un ottimo lavoro per pensare a ricostruire Rimini da adesso e per i prossimi 30 anni.

Ringrazio ancora il sindaco per il suo prezioso tempo dedicato alla creazione, e all'esposizione di questo bellissimo progetto!

Tuttavia ognuno ha le sue idee ed i suoi problemi, tutti degni di rispetto, e come sarà Rimini fra 30 anni non è una mia priorità (non ho detto che non mi interessa!), le mie umili priorità ORA come albergatore, imprenditore, riminese, cittadino del mondo, riguardano i problemi di oggi ed il "metodo da utilizzare adesso"  per migliorare la qualità della vita mia e di ognuno di noi nei prossimi 1-2-3-4-5 anni e senza lasciare indietro o escludere nessuno nelle decisioni, e questi argomenti a me cari, almeno nelle prime 2 ore dell'incontro non  sono stati affrontati.

Il 25 Febbraio si sono concluse le elezioni politiche 2013 ed il risultato che ne è emerso ha denotato una voglia di cambiamento generalizzata e chi siede nella stanza dei bottoni dovrebbe tenerne conto. Col termine cambiamento si dice tutto e niente, ma qual'è il cambiamento che la gente cerca? Devono cambiare le persone che ci governano? Devono cambiare i partiti? Secondo me quello che dovrebbe cambiare è il metodo di governo: cioè il metodo con cui sono prese le decisioni, non serve quindi cambiare le persone se non cambia il metodo. Si deve passare da una democrazia rappresentativa ad una democrazia diretta o partecipativa.

Per fare un esempio e per capire come si potrebbe mettere in atto la democrazia partecipativa a Rimini, nel caso del Masterplan bisogna domandarsi:

Chi ha deciso di realizzare il Masterplan strategico della città?

Lo ha deciso il sindaco di sua iniziativa? Lo ha deciso il suo gruppo di lavoro? Lo ha deciso il sindaco assieme ai rappresentanti delle categorie?
Se lo avessero deciso, a maggioranza, i cittadini di Rimini si sarebbe avuta "democrazia diretta partecipativa"! In tutti gli altri casi no.
Il tempo del sindaco è davvero molto prezioso e su quali progetti si dedica, secondo me,  dovrebbero essere i cittadini della città a deciderlo. Non si tratta di entrare nel merito della qualità del progetto, ma di capire chi decide su cosa concentrarsi.

Trasferire il potere decisionale ai cittadini!

Con L'uso di Internet, ogni cittadino da casa con un click potrebbe esprimere la propria opinione su qualsiasi argomento, potrebbe essere tutto molto semplice ed economico, magari il sindaco pubblica sul sito del comune un elenco di problematiche importanti per la città, ed i cittadini con un click (dopo essersi autenticati) danno indicazione direttamente al sindaco su cosa, secondo loro sarebbe più opportuno impegnarsi, così il sindaco si impegna a lavorare su quello che la maggioranza dei cittadini hanno deciso, sarebbe fantastico, ogni sospetto di interesse personale o di parte sparirebbe, perchè è la maggioranza a decidere! Se il nostro sindaco mettesse in piedi un sistema del genere sarebbe davvero un GRANDE SINDACO e diventerebbe il Politico più amato d'Italia e probabilmente alle prossime elezioni invece di rischiare di essere spazzato via da un'onda anomala (detta Tsunami), sembra ci siano anche nell'Adriatico, prenderebbe invece il 90% dei consensi.

Quindi mi sento di fare un umile appello sia al sindaco sia a chi al momento si trova nella stanza dei bottoni di qualsiasi Ente o  Associazione di categoria di qualsiasi città:


Per favore implementate al più presto un sistema decisionale per cui siano i cittadini o gli elettori o gli iscritti a decidere sulle battaglie da combattere o le decisioni importanti da prendere. All'inizio si sbaglierà si commetteranno degli errori, ci saranno dei mal di pancia, si sa, ma se si pone come obiettivo quello della democrazia diretta partecipativa ogni ostacolo o problema verrà superato e la logica dell'interesse personale non avrà più ragion di essere contestata.


Solo così facendo si ricucirà la distanza che c'è tra la gente e chi si trova nella stanza dei bottoni e si potrà davvero creare un mondo finalmente democratico e giusto in cui siano i cittadini a decidere.

Se questo non verrà spontaneamente fatto dagli attuali governanti, beh allora nei prossimi anni uno Tsunami di persone e idee nuove cambierà il sistema spazzando via tutti.

Potrei elencare quelli che sono per me i problemi da risolvere per il turismo della mia città, e sarebbe giusto confrontarli con quelli di ogni altro operatore del turismo, ognuno ha le sue valide idee, è importante che si crei un confronto, e la decisione su cui spendersi e spendere i soldi dovrebbe essere presa con una decisione a  maggioranza, appunto la vera democrazia partecipativa.

Nell'attesa dell'implementazione di un sistema democratico tipo Liquid Feedback che permetterebbe trasparenza e partecipazione con un click vi ringrazio per l'attenzione e vi auguro una buona stagione Estiva.

Chiedo scusa per eventuali errori o se non mi sono espresso bene. Se vorrai lasciare un tuo pensiero sull'argomento ti ringrazio.

saluti
alebon