domenica 16 novembre 2008

Antincendio per Alberghi: impianto naspi



Sono sempre più in difficoltà! Ieri ho incontrato un tecnico dell'antincendio di Santarcangelo (i Santarcangiolesi sono troppo pignoli, devo ricordarmelo in futuro! Fanno bene per carità ma non sono in linea con le metodologie italiane);

Un cliente albergatore che deve adeguare il proprio albergo all'antincendio vuole farlo cercando di:
(1) trovare la soluzione più facile;
(2) la soluzione più economica;
(3) la soluzione meno dirompente a livello di lavori da svolgere.

Ad esempio se l'autoclave e la cisterna già presenti in albergo vanno bene per la realizzazione dell'impianto naspi, allora deve essere valutata la possibilità del loro utilizzo anziché l'installazione di un nuovo gruppo autonomo per almeno cinque motivi:
(1) costa meno;
(2) far fronte a problemi di spazio eventualmente occupati da un nuovo gruppo: pompa, cisterna, serbatoio, ecc...;
(3) si risparmia dal punto di vista ecologico, salvaguardiamo la terra, produciamo meno materiali inutili, prodotti che non servono[...];
(4) Al 99% i naspi collegati a tutto l'impianto non verranno mai utilizzati per esigenze d'incendio, se non per atti vandalici da parte di giovani ospiti!Nel caso in cui dovessero essere impiegati, l'acqua sarebbe spinta da un autoclave che sicuramente funziona perché lavora in continuazione per mandare l'acqua ai piani, mentre un autoclave, ad utilizzo esclusivo come pompa per i naspi, che viene controllato ad inizio stagione, chissà se funzionerà dopo 3 mesi di inutilizzo??
(5) Se in un albergo va a fuoco un copriletto perché il solito giovane ubriaco s'addormenta con la sigaretta, c'è l'estintore fuori dalla camera ed è più che sufficiente!

I materassi poi sono ignifughi ed i muri di mattone, dove può divampare l'incendio? In albergo poi è già presente un impianto di rilevazione fumo in tutte le camere che allerta immediatamente su ogni eventuale principio d'incendio cosiché questo può immediatamente essere domato con un secchio d'acqua.

Quest'anno ad esempio la sirena antincendio mi ha allertato 3-4 volte per i seguenti motivi: un cliente si dava il talco, forse se ne stava dando un po troppo, un gruppo di giovani clienti si era riunito in una camera e si stava fumando la foresta amazzonica con le finestre chiuse, a inizio stagione il piastrellista stava tagliando una mattonella con un seghetto elettrico e dall'atrio si è sprigionato un filo di fumo e subito l'allarme ha iniziato a suonare, che dire poi dello scherzo di alcuni ospiti di far suonare l'allarme in un corridoio del secondo piano a ferragosto? Ecco cosa accade con i dispositivi antincendio (come non dimenticare gli estintori che talvolta vengono utilizzati da giovani ospiti per fare qualche scherzetto??). Chi trova una statistica che mi dice quanti alberghi in Italia si sono incendidati negli ultimi 10 anni, sul sito dei vigili del fuoco non cè nulla di tutto questo, è troppo rischioso far sapere questi dati perché se poi qualcuno fa due botte di conti potrebbe fare qualche obiezione, meglio non far conoscere a troppa gente i dati sull'estinzione incendio delle varie tipologie di attività Italiane e neanche le norme UNI, lasciamole a conoscenza degli addetti ai lavori?

Riguardo alle normative antincendio voglio far leggere a tutti gli interessati il seguente documento che ho trovato sulla rete che vuole fare un po di luce riguardo alle norme UNI(nazionali) EN(europee) per realizzare a regola d'arte l'impianto naspi o idranti, al momento la nuova norma da seguire è la en 12845 ma che si allaccia comunque alle uni 9490 e uni 10779: scarica il documento che tratta gli: Impianti di estinzione incendi; in questo documento non trovate la norma completa perchè l'organismo UNI (che da statuto si definisce senza scopo di lucro) richiede il pagamento di copyright per la diffusione della norma, quindi per chi voglia leggersi la norma completa la deve comprare!! Siamo nel colmo dei colmi!! Se ti scarichi la norma completa con E-mule sei illegale, commetti un atto punibile penalmente perché cerchi di conoscere il testo della legge!!! Poi ci si lamenta se scoppiano le rivoluzioni e l'economia crolla!!!

Purtroppo non sono riuscito a trovare un sito istituzionale in cui fosse possibile leggersi la legge completa "a gratis"! Se qualcuno sa dove trovare la norma scaricabile legalmente senza "dover pecunia" e se me lo indica gli sono grato. Ciao ciao

lunedì 10 novembre 2008

Legge antincendio per gli alberghi



Ci siamo il 30 giugno 2009 scade il termine ultimo perché tutti gli alberghi d'Italia siano adempienti nei confronti della normativa antincendio:
TESTO COORDINATO DEL D.M. 9 APRILE 1994 CON IL D.M. 6 OTTOBRE 20031
(G.U. N. 239 DEL 14 OTTOBRE 2003), APPROVAZIONE DELLA REGOLA TECNICA DI PREVENZIONE INCENDI PER LA COSTRUZIONE E L'ESERCIZIO DELLE ATTIVITÀ RICETTIVE TURISTICOALBERGHIERE.

La normativa antincendio completa è scaricabile gratuitamente quì. Questo implica per tutti i 33.000 alberghi italiani circa (3.000 solo in provincia di Rimini e dintorni) l'adeguamento a tale normativa.

Mi sono letto e riletto la normativa, ho parlato con tecnici dei vigili del fuoco (coloro i quali faranno poi il sopralluogo per verificare la correttezza degli adeguamenti effettuati), ho parlato con un paio di periti (coloro che devono realizzare il progetto e frmarlo) e sono giunto alla conclusione di constatare che ognuno di loro interpreta e valuta lavori diversi da eseguire. Quindi mi chiedo a chi devo stare a sentire?? Voi cosa fareste? Sono titubante al momento, il mio obiettivo è quello di fare i lavori più pratici possibili ed economici, in genere questi 2 concetti vanno di pari passo (se posso montare una porta rei 30 anzichè 2 lo preferisco!!) e cercare di salvaguardare quanto possibile la bellezza estetica della struttura (è un albergo, un luogo d'accoglienza, non è una caserma!), cercando di rispetare la norma il più possibile.

Purtroppo entrano in ballo le richieste e le leggi o regole di diverse categorie burocratico-amministrative-monopolistiche: necessità strutturali richieste per i vigili del fuoco, poi ci sono quelle richieste dal Comune (si perchè se tu monti un naspo in un corridoio che per i vigili del fuoco può esere anche largo solo 90 centimetri ma per il comune deve esere minimo 120!, quindi devi fare attenzione alle varie burocrazie!!! ogni burocrazia ha i suoi centimetri!!!), poi ci sono i centimetri della sicurezza sul lavoro, e addirittura il bene pubblico per eccellenza: l'acqua di cui Hera ne monopolizza il commercio e dice che con la loro acqua puoi solo lavarti le mani e non spegnere gli incendi, a meno che.....bla bla bla (non si può usare l'acqua ad utilizzo domestico per riempire la cisterna, che tra l'altro non si userà mai, necessaria ad alimentare i naspi antincendio qualora si dovesse verificare un incendio, dovrei fare una linea a parte, pagando un nuovo allaccio ad Hera!! Spendendo quindi 2000 euro per un nuovo allaccio più ogni anno il pagamento del contatore che non utilizzerò mai, vi sembra possibilie???).

Credo che procederò in questo modo: farò tutto il possibile per adeguarmi alla norma, pur sapendo che se manca qualcosa, ad esempio non ho la conformità dei cuscini o dei lenzuoli, dei quali nessuno dei miei interlocutori mi ha accennato, un tecnico mi ha solo detto che nel 90% dei sopralluoghi dei vigili del fuoco c'è qualcosa che non va, ma se il tecnico che farà il sopralluogo me li chiederà interpetando "ecc." del punto "6.2" lettera "d" che dice: "i materiali suscettibili di prendere fuoco su entrambe le facce (tendaggi, ecc.) devono essere di classe di reazione al fuoco non superiore ad 1;" Non mi fa la multa ma m'impone di adeguarmi entro un determinato lasso di tempo.

Attendo commenti a riguardo da colleghi albergatori, ciao ciao

venerdì 7 novembre 2008

Economia Contemporanea

Ho letto le prime 100 pagine del "Libro" di Roberto Saviano e racconta dell'economia partenopea, autogestita e autoregolata, facendo nomi e cognomi di molte persone, mischiando la realtà e la fantasia viene esposto senza mezze parole come una parte rilevante di quelle zone sia coinvolta, direttamente o indirettamente, con le famiglie (non pensavo così numerose!) della zona vesuviana. Griffe taroccate, droga, usura, tutti sapevano, tutti sanno, i giornali raccontano quotidianamente di queste faccende ma solo il libro di Saviano ha mosso il macigno dell'indifferenza (almeno per un pò), bravo Saviano per come sei stato in grado di trascrivere nero su bianco quello che hai vissuto fino ad oggi.

martedì 4 novembre 2008

Dove finiscono i cinesi morti

Ieri pomeriggio all'Ipercoop i Malatesta ho comprato Gomorra, il libro del napoletano Saviano, che sarà costretto ad esiliare per le sue denunce, mi sono bevuto il primo capitolo (28 pagine) e guarda un pò, svela uno dei misteri degli ultimi anni: dove finiscono i cinesi che muoiono? Risposta: a Napoli! O meglio: dentro un container nel porto di Napoli pronto ad essere spedito in Cina, proprio così ogni cinese vuole essere seppellito in Cina, in patria! Si paga il viaggio di ritorno mettendo da parte mensilmente una parte del propiro stipendio!!! E noi tutti pensavamo finissero negli involtini primavera o in qualche saponetta !!! grazie Saviano per avermi tolto questo dubbio, complimenti per il tuo coraggio per il resto del libro che sicuramente è bellissimo, ma purtroppo non cambierà nulla a Napoli e dintorni senza una bomba atomica, cambierà solo la tua vita! Ciao ciao